L’Europa e la Russia non possono essere amici. Inutile nasconderlo, è scattata la corsa o la rincorsa per le rinnovabili. Una guerra economica, non lo facciamo solo per l’ambiente. In questi mesi si sono moltiplicati i problemi di riciclaggio delle pale eoliche, parzialmente risolto dall’industria Siemens. Senza parlare dei noti problemi della produzione dello smaltimento e di produzione delle batterie di auto elettriche, smartphone, aspirapolveri ecc ecc. Se la green economy salverà il mondo dall’autodistruzione non lo sappiamo, sicuramente darà una gran mano alle casse dell’Unione Europea. È l’unico mezzo per tagliare il caro-bolletta.
Per combattere l’emergenza di approvvigionamento di queste risorse, indispensabili per le nazioni, la Commissione Europea ha recentemente illustrato alcune linee guida per i Paesi membri.
Da Bruxelles sono quindi partite le indicazioni ai Governi nazionali per il contrasto immediato del problema, come la riduzione delle tasse e gli aiuti di Stato per le fasce di popolazione più deboli.
Nella “cassetta degli attrezzi” dell’Unione europea sono presenti anche misure di lungo periodo. La più importante riguarda l’intenzione di proseguire nello sviluppo e negli investimenti delle fonti rinnovabili, considerate l’unica soluzione per combattere in maniera efficace la crisi energetica.
Rinnovabili: unica soluzione per la crisi dell’energia elettrica in UE
L’utilizzo di energia solare ed eolica potrebbe rappresentare la via principale per raggiungere l’indipendenza energetica per l’Europa, così da non essere influenzata dalle crisi e dagli shock di prezzo esterni, come capitato più volte nel recente passato.
Nel 2020, ad esempio, il vecchio continente ha ottenuto circa la metà del suo fabbisogno interno di gas attraverso le forniture della Russia. Una situazione che ha portato a un rapporto di subordinazione nei confronti di Mosca, indebolendo di fatto la propria forza nello scacchiere internazionale.
Una piena rivoluzione verde nel settore dell’energia andrebbe a incidere non solo dal punto di vista economico, ma favorirebbe anche lo sviluppo di una maggiore sicurezza interna.
In sintesi i problemi con la Russia sono molteplici, gas in primis, e quasi tutti economici..
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