Dalla propaganda sui giornali, alle fake news di Stato, al non sapere cosa succede realmente. Ognuno ha sentito i racconti e testimonianze dirette sui periodi bui della guerra. Per vincere ogni mezzo è lecito e purtroppo anche per sopravvivere.
L’Italia scossa dal Covid, ha deciso di tornare indietro anche sulle decisioni sulle fonte energetiche. Quelle green possono aspettare.
Il pronto soccorso energetico potrebbe passare, più o meno temporaneamente, per le centrali del carbone. Quelle che nel 2025 dovrebbero essere spente in nome della transizione energetica. Nel frattempo, e in mezzo all’emergenza internazionale, le ultime sette centrali a carbone presenti in Italia e destinate allo spegnimento o conversione, potrebbero essere un’ancora di salvezza. Il tutto alla luce delle dichiarazioni del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi che nell’informativa urgente alla Camera sulla crisi Ucraina e le possibili conseguenze delle sanzioni alla Russia ha detto che «potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato»
Il gas fornito dalla Russia è stato, e potrebbe essere quasi vitale per la nostra economia.
Gli scenari futuri sono del tutto imprevedibili
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