A sorpresa Elly ha vinto le primarie del PD. Il popolo Dem ha rotto col passato ma soprattutto col presente. Anti-renziana, attiva nelle lotte per ambiente e diritti civili, Elly poteva essere fino a qualche tempo fa tutto, ma paradossalmente non leader del PD. Ma conosciamola meglio.
Elena Schlein, detta Elly, nasce a Lugano (Svizzera), da madre italiana e padre americano. Una storia europea: il nonno materno, Agostino Viviani, avvocato senese e fervente antifascista. Il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale che ha conosciuto le tragedie del Novecento.
Elly ha un fratello e una sorella maggiori, che vivono in altri Paesi europei; dall’età di cinque anni suona il pianoforte, ma a quindici compra di nascosto una chitarra elettrica.

2004
Il diploma
Elly si diploma al Liceo di Lugano, ottenendo anche il premio Maraini per i migliori risultati dell’anno di maturità. Decide di tornare in Italia, paese d’origine materna, per frequentare l’università a Bologna. Frequenta il Dams per un anno e poi si trasferisce a Giurisprudenza.

2008
La campagna per Obama
Di fronte all’epocale sfida tra Barack Obama e John McCain per la presidenza degli Stati Uniti, Elly decide di non stare con le mani in mano e di partire per Chicago a fare da volontaria nella campagna elettorale di Obama. Esperienza che racconta in un blog, e che la segnerà profondamente. Di lì la sua passione per la comunicazione politica, e la sua insistenza per costruire campagne “grassroots”, fatte a filo d’erba, in modo collettivo. Tornerà a Chicago anche nel 2012, a formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama.

2011
La laurea
Elly si laurea con il massimo dei voti, con due tesi sulla criminalizzazione e la sovrarappresentazione dei migranti in carcere, e sui diritti dello straniero nella giurisprudenza costituzionale. Durante gli anni universitari porta avanti l’impegno politico nelle associazioni studentesche, in cui si occupa di comunicazione, grafica e organizzazione di eventi. Viene eletta per due volte rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà. Insieme a molti amici dà vita all’associazione Progrè, per cui cura alcune video inchieste sul tema del carcere e un festival sui luoghi comuni in tema d’immigrazione.

2012
“Anija-La Nave”
Elly si occupa da sempre di cinema, scrivendo recensioni per alcune testate e blog, frequentando dal 2003 il Festival internazionale del Film di Locarno, e poi finalmente lavorando al documentario Anija-La Nave (Istituto Luce – Cinecittà) di Roland Sejko, che racconta la fuga collettiva dall’Albania verso l’Italia di migliaia di persone sulle grandi e piccole navi. Il film ha ricevuto il premio David di Donatello come miglior documentario 2013.
Nello stesso anno, Elly gira una video inchiesta con Pippo Civati sul tema dei fondi italiani non dichiarati in Svizzera.

2013
#OccupyPD
In aprile, nei convulsi giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica e dei 101 franchi tiratori che affossarono la candidatura di Romano Prodi, Elly dà vita con molti altri alla mobilitazione nazionale di protesta OccupyPD contro le larghe intese, organizzando la rete a livello nazionale.

2013
102 idee per cambiare
A Giugno, a Bologna, organizza l’iniziativa “102idee per cambiare”, una giornata a favore della partecipazione di iscritti ed elettori alle scelte del Partito Democratico, dal quale nascono 102 proposte per la rinascita politica di un vero centrosinistra. L’indomani i ragazzi di OccupyPD consegnano a Romano Prodi la loro maglietta “Siamo più di 101”.

2013
La campagna con Civati
Elly gira l’Italia con settanta tappe in pochi mesi, impegnata al fianco di Giuseppe Civati e di tutti i “Civoti” nella campagna per la segreteria PD, con l’entusiasmo di chi vuole cambiare il PD per cambiare il Paese. In seguito, viene eletta in Assemblea e Direzione nazionale.

2014
#slowfoot
Elly Schlein è candidata alle elezioni europee: una nuova sfida, una strada in salita da percorrere coinvolgendo i cittadini in una mobilitazione collettiva e fatta a piedi, in mezzo alla gente. La campagna #slowfoot è stata il nostro modo per immaginare insieme un futuro sostenibile e per ascoltare e riflettere sulle esigenze delle persone, del territorio, di chi verrà dopo di noi. Il nostro modo per alzare lo sguardo di fronte alle sfide epocali che i tempi ci impongono. Insomma: si scrive Schlein, si legge europea.

2014
Il Parlamento europeo
Il 25 maggio 2014 Elly è eletta al Parlamento europeo con 54’802 preferenze! Entra a fare parte delle Commissioni Sviluppo (DEVE), Libertà civili giustizia e affari interni (LIBE) e Parità di genere (FEMM), diventa Vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania, e Copresidente dell’Intergruppo ITCO su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata. Lavora prevalentemente sui temi su cui si è impegnata in campagna elettorale: diritti, immigrazione, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione e alle mafie.

2015
La frattura con il PD
Il 6 maggio 2015, a seguito dell’approvazione dell’Italicum, della riforma della scuola e del Jobsact, e di fratture insanabili con la linea presa dal governo Renzi, Elly lascia il PD insieme a Pippo Civati e molti altri compagni di battaglie. Il 21 giugno 2015 lanciano insieme Possibile, che diventa ufficialmente partito nell’aprile 2016.

2017
Premio Mep Awards 2017
Elly vince il premio Mep Awards 2017 per il Deputato dell’anno sui temi dello Sviluppo, grazie al suo impegno nella Commissione Sviluppo (DEVE) prima come Relatrice del Parlamento sul contrasto ad evasione ed elusione fiscale nei Paesi in via di Sviluppo, poi sui nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 (SDGs) e sul nesso tra migrazioni e sviluppo.

2018
Le battaglie in Parlamento
Nel 2016 Elly viene nominata relatrice per il gruppo Socialista e Democratico sulla riforma del Regolamento di Dublino, la norma che stabilisce quale Stato membro è responsabile per ogni richiesta d’asilo presentata nell’UE.
Dopo due anni e 22 riunioni di lungo e delicato negoziato, in cui ha presentato un impianto di 145 emendamenti volto a cancellare il criterio ipocrita del primo Paese di accesso ed assicurare un’equa condivisione delle responsabilità tra tutti i Paesi europei, nel novembre 2017 una votazione storica di un’ampia maggioranza del Parlamento europeo approva una proposta di riforma rivoluzionaria: la cancellazione del criterio del primo Paese di ingresso per sostituirlo con un meccanismo di ricollocamento automatico e permanente, che da un lato valorizzi i legami i significativi dei richiedenti asilo e dall’altro obblighi tutti gli Stati europei a fare la propria parte sull’accoglienza.
Dopo le elezioni europee del 2019, l’auspicio è che la nuova proposta di riforma della Commissione europea, attualmente in discussione al Parlamento europeo, riesca a difendere questo importante risultato.

2020
Le elezioni regionali
Alle elezioni regionali del gennaio 2020 guida la lista Emilia-Romagna Coraggiosa e viene eletta nell’Assemblea legislativa regionale. Grazie al risultato della lista e alle oltre 22.000 preferenze riceve l’incarico di Vicepresidente e Assessora al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica.

Elly Schlein
Deputata della Repubblica Italiana, già Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con deleghe al contrasto alle diseguaglianze e alla transizione ecologica.
Sarà forse Elly la sfidante di Giorgia? Probabilmente sì. Ma attenzione alla fuga dei riformisti verso il Terzo Polo e ai voti della sinistra che potrebbero andare verso Conte. Bonaccini è stato sconfitto ma da oggi nascerà una nuova battaglia, la prima da affrontare all’interno del PD stesso. PD ideologicamente più vicino a Bonaccini, in sintesi il bello deve ancora arrivare…
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