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Viva le differenze e le bambine marroni!

Essere diversi, vuol dire essere unici. E non inventiamoci termini razzisti, dipende da come si usano

Lorenzo Mossani 10 Febbraio 2022

In questi giorni mi è capitato di portare i miei bimbi al giardino in piazza Gramsci a Campi Bisenzio. Hanno incontrato altri “treenni” (si dice così?! Mah), con qualcuno hanno legato maggiormente e con qualcuno meno. Come è normale che sia. Tornavano da me e mi analizzavano perché quel bambino o bambina giocavano maggiormente. Mia figlia si alza e viene da me “Il fiocco rosa di quella bambina marrone è bellissimo, le posso chiedere se posso provarlo?’

Io le ho risposto: “Si dice bambina di colore, non marrone.”

E lei “Babbo non è colorata è marrone”

E ti piace?

“Anch’io voglio essere marrone”.

Pensandoci in quel dialogo, c’è tutta l’integrazione, la bellezza delle diversità e l’ ipocrisia nel negare le differenze.

I bambini ci fanno riflettere e ho dialogato con degli esperti per capire come porci con le diversità.

Unica vera regola: mai negarle, sono bellissime. “Siamo tutti uguali è una gran balla e sarebbe un mondo piatto”

Viviamo in un mondo di diversità. La nostra vita è un intreccio di differenze, fin da piccoli siamo all’interno di innumerevoli diversità, pensiamo al dì e alla notte: non potrebbe esistere il giorno se non ci fossero entrambi. Ai bambini fin da piccoli va insegnata l’importanza della diversità come ricchezza e risorsa per la crescita: le differenze fanno paura solo se non le si conosce e le si tiene alla larga. Come affrontare il tema diversità

I bambini notano le differenze perché sono attenti osservatori maschi e femmine, alti e bassi, magri e paffuti, sportivi e sedentari, amanti della pizza e ghiotti di dolci, svogliati e studiosi, veloci e lenti, sani e ammalati, coraggiosi e paurosi, con la pelle chiara e la pelle scura, italiani e stranieri. Fanno domande perché sono curiosi, vogliono conoscere e hanno bisogno di adulti che li aiutino a capire. Per rispondere alle domande dei bambini è necessario rispondere sinceramente, con onestà e tranquillità, in modo semplice e rispettoso senza nascondere o far finta. Teniamo sempre presente che dalle differenze possono nascere nuove opportunità di crescita e di sviluppo.

Come parlare della diversità

Fingere che le diversità non esistono è controproducente per la crescita dei bambini, siamo tutti differenti, ma nessuna distinzione dovrebbe impedirci di diventare amici e rispettarci a vicenda. Come rispondere allora ai bambini che ci interrogano sulla diversità? Ecco alcuni spunti pratici:

  • Partiamo da noi: tutti noi siamo unici, quindi diversi e speciali. Trovare due persone uguali è davvero impossibile, siamo differenti nell’aspetto, nei gusti, nei modi di ridere e negli interessi.
  • Leggiamo a loro delle favole dove si valorizza la diversità: è sempre utile quando si vuole iniziare una conversazione e interessare i più piccoli su questa tematica.
  • Invogliamoli a trovare la diversità nel mondo che li circonda ad esempio in natura, nei magnifici colori dei fiori o nelle innumerevoli specie di animali, oppure nei suoni e nelle note musicali che compongono melodie stupende o nei colori di un arcobaleno.

Non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha le proprie caratteristiche che lo rendono unico, le diversità ci sono, esistono, ognuno di noi ha il proprio specifico modo di vivere e stare “nel” mondo e “con” il mondo. E’ questo specifico modo che rende ciascuno originale e irripetibile!

W i bambini bianchi, marroni, gialli, rossi o colorati: abbandoniamo i pregiudizi, come loro.

Category: Apertura, Società
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