“Draghi non mi fa paura”. Orsini si sente uno spirito libero e tale vuole rimanere e passa al contrattacco duro nei confronti di chi, a suo modo di vedere, gli vuole tappare la bocca.
Non solo per il conflitto che purtroppo sta vivendo l’Occidente.
Il suo orizzonte non si limita al dibattito sull’Ucraina, è più lontano: “L’obiettivo che perseguo è una comunità politica che discuta di qualsiasi argomento liberamente, senza violenze e minacce, che non si faccia corrompere da offerte economiche. Le emozioni e i sentimenti sono un buon collante, ma se vogliamo raggiungere degli obiettivi non dobbiamo lasciarci sopraffare. Non bastano gli sfoghi, serve una strategia. Dobbiamo studiare le mosse per raggiungere l’obiettivo”. Un movimento, un partito? “Oggi ci sono battaglie e guerre nel mondo della cultura. Voglio cogliere le opportunità strategiche che la guerra in Ucraina offre al nostro Paese.
Voglio creare un Paese più libero”.
Orsini si sente accerchiato: “Sono stato aggredito, intimidito, minacciato, spaventato, assediato, ma non bisogna essere emotivi perché dobbiamo fronteggiare e contrattaccare delle forze potentissime. Faccio tutto questo per formare il mio Paese, perché io sono riconoscente allo Stato per quello che ha fatto per me, per aver pagato i miei studi”. Orsini annuncia un manifesto “per la pace con cinque proposte a Draghi per uscire da questo inferno. Esiste un’alternativa alla politica del governo che sta facendo scelte deleterie che spazzeranno via tante aziende italiane e porteranno un’ondata di disoccupazione. Con un’interpretazione alternativa tu rendi il governo criticabile, così si crea un Paese libero”.
Per il professore associato nel dipartimento di Scienze politiche della Luiss la sua vicenda non è cosa da poco. “Il mio caso è paradigmatico”, sottolinea. “Io un estremista? Ho inventato un modo nuovo di fare sanzioni per salvare la vita dei bambini. I giornalisti non mi rispondono nel merito- osserva- mi danno dell’incapace e incompetente: sono disumani, degli sciacalli a cui non interessa della vita dei bambini. Pensate abbia paura di Maurizio Molinari? Dei poteri forti? Molinari, che mette sulla mia bocca parole che non ho mai detto. Io rido di Molinari, lo trovo grottesco. Se perdo il lavoro torno a fare il cameriere, so fare tutto, so pulire i bagni. Pensate che io abbia paura di Fontana? Che distorce tutto quello che dico. Repubblica e Corriere mi hanno chiesto un’intervista, ho detto di no”.
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