Esistono delle persone che si rivelano fondamentali per la vita di altri, al di là degli amici e degli affetti intendo.
Sono incontri che in qualche modo ti cambiano la vita e ho avuto la fortuna di trovarne diversi.
Uno è stato proprio il “Professor Ginzborg” come lo chiamavamo in Facoltà: il suo corso sulla guerra civile spagnola nel 1997 fu illuminante, conservo ancora gelosamente il quaderno degli appunti.
Amavo il suo modo di spiegare la Storia e lo sentivo dalla mia parte. Quando poi biennalizzai l’esame, fece un corso sul concetto di Rivoluzione, faceva l’appello nell’aula magna gremita e una volta giustificò solo quelli che erano stati assenti per andare al Social Forum.
Come spesso ultimamente succede, questa città oggi è un po’ più povera: mai come in questo periodo storico sono le comunità che mancano, quelle che rappresentano un punto di riferimento, quelle con cui ci si ritrovava col “Professor Ginzborg” e che mi ha insegnato a riconoscere e amare.
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