Si muore!
Affermazione banale e triste senza dubbio, e come ebbe a dire Alberto Angela al funerale del padre le persone alle quali vogliamo bene non dovrebbero mai morire, ma questo è un epilogo inevitabile.
Anche se in sincerità non tutte le morti paiono uguali o non tutte le morti paiono inevitabili. Negli ultimi anni ci siamo trovati a commentare i morti dovuti al Covid, ogni giorno i numeri venivano ampiamente dibattuti ed affrontati in talk show ma anche a livello politico. La curva sale, scende e in funzione di quella, e non solo, sono state prese decisioni importantissimi. Chiusure, aperture, copri fuoco, green pass ecc…e ogni decisione veniva rafforzata proprio ribadendo più volte i numeri, i numeri dei decessi, tant’è che spesso anche il sottoscritto trovava difficoltà nel commentare e argomentare scelte a mio avviso non sempre corrette nella gestione della situazione, “la gente muore” ti veniva detto, davanti alla morte i commenti si fermano. Allora se i numeri sono argomento necessario per le scelte politiche ne svisceriamo alcuni. Nei primi mesi del 2022 sono 569 i morti sul lavoro una media di 81 morti al mese più di 2 morti al giorno. Poi giusto per abituare i giovani da subito in maniera cinica al futuro che li aspetta ci sono anche i morti causati dall’alternanza scuola lavoro, ultimo caso quello di Giuliano De Seta, 18 anni, morto schiacciato da una lastra di metallo di due tonnellate all’interno di un’azienda.
Si muore poi per disastri climatici e naturali e l’Italia è fra i paesi più colpiti sia per perdite economiche sia per decessi, negli ultimi 40 anni. L’Italia infatti ha perso tra i 75 e i 90 miliardi di euro, e 22 mila morti. Questo dovuto ai cambiamenti climatici, al fatto che abbiamo negli anni costruito dove non dovevamo, all’assenza di una politica ambientale che si ponesse il riassesto idrogeologico come grande opera necessaria. Si muore in mare, ormai il mediterraneo è considerato il più grande cimitero a cielo aperto del mondo, solo nel 2022 stimiamo (possiamo solo stimare la cifra) circa 1000 morti, si considerano circa 20.000 i morti negli ultimi 8 anni. Morti in cerca di un futuro. Mentre i nostri mass media e la politica si accapigliava su peppa pig e le sue due mamme proprio in quei giorni moriva di sete su un barcone che nessuno ha voluto soccorrere Loujin Ahmed Nasif bambina di quattro anni. Infine, ma su questo tema si chiama a rispondere tutto l’occidente si muore in guerra, ma si sa le guerre non sono tutte uguali su alcune la politica si indigna, si muove su altre si può anche evitare di parlarne. In Italia si muore questa è la notizia di fondo e si muore per alluvioni, lavoro, indigenza e malattie, malattie incurabili o malattie causate da malasanità o da condizioni socio-economiche. Quindi ci sono morti e morti alcuni inevitabili, alcuni voluti ed alcuni evitabili se solo la politica fosse coerente ed attenta non solo a rincorrere opinione.
Tutto si ferma davanti all’inevitabile: si muore
La morte è in maniera filosofica la vita stessa, ma la cattiva politica è causa di quella prematura: guardiamo i numeri
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