Sono uscita alle 4.30 del mattino da quest’esperienza surreale (per citare M.B che stava al seggio accanto al mio) dello spoglio dei voti all’estero.
un’esperienza psichedelica, che di buono ha avuto il fatto che ho ritrovato decine di amici, un misto di disorganizzazione e adrenalina.
Non mi addentro in analisi, beati voi che ne avete voglia, però magari risparmiate le battutine, i meme, perché qualcuno lo dovrà pur dire che non c’è nulla da ridere.
e soprattutto vorrei dire a quelli che: beati gli italiani all’estero, la fuga di cervelli ecc. ecco, io scrutinavo la città di Manchester e lì per lì mi è presa benissimo.
Manchester: le ciminiere di mattoni, la musica e la working class?
Ecco un reperto di cosa ho trovato ieri in una scheda: un italiano dall’Inghilterra ha preso una fetta di salame e l’ha spedita al seggio.
ah abnegazione della gente verso la politica.
vo a letto, è meglio.
Un buon pasto per gli scrutinatori
C’è chi pensa alla nostra nazione. Ecco come…
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