“La Meloni è una politica capace”. Quante volte abbiamo sentito questa frase, secca, lapidaria, ripetuta anche da persone che non sono di destra. Visto l’ultimo mese di governo, mi verrebbe da dire: “Pensa se non lo fosse stata cosa sarebbe successo…”
Dalla strage di Cutro in poi, è stata tutta una caduta libera. La ricostruzione della strage di Cutro ha evidenziato ampie responsabilità morali del Governo in quelle morti, la gestione dei giorni successivi è dal mio punto di vista inqualificabile, con il governo che si lancia in ardite ricostruzioni dei fatti, incolpando i morti della loro fine, poi il meteo e poi gli scafisti, per un tempo infinito e indefinibile, per poi andare a fare un consiglio dei ministri a Cutro fuori tempo massimo, senza passare a omaggiare le bare ancora esposte e facendo una conferenza stampa imbarazzante, grottesca, dove si sono auto-inflitti una prevedibile graticola. Il tutto contornato dai video del compleanno di Salvini in cui lui e la Meloni cantavano la Canzone di Marinella, nel giorno successivo alla morte per affogamento in mare di 86 migranti. Per concludere poi la performance con un invito ai famigliari dei defunti a palazzo Chigi, dopo più di un mese dalla strage, in un incontro blindato fuori e dentro al palazzo, perché la stampa non ci mettesse lo sguardo, in cui la Premier ha avuto la folgorante idea di chiedere loro: “Conoscete i rischi delle traversate?”. E’ evidente che la risposta sia no, infatti si evince chiaramente dai loro abiti da sera con tacco alto, che pensavano di andare ad una cena di gala. Se avessero immaginato, se avessero saputo, non avrebbero certo lasciato la sicurezza di Kabul, con la squisita compagnia dei Talebani, non si sarebbero allontanati dalle persecuzioni rituali di Herat e certo non si sarebbero persi le tradizionali incursioni dei signori della guerra nei paesini rurali fatte a suon di frustate e kalashnicow, pagando per giunta 8mila euro per il viaggio; mi pare lapalissiano che siano morti per la loro ignoranza!
Io ho una idea ben strutturata sulla migrazione e non è certo quella del Governo, ma non critico il suo comportamento su base politica; quello che non capisco è la totale assenza di pietà e empatia verso i morti. Si può restare fedeli ad una politica restrittiva sulla migrazione e al contempo compiangere i morti insieme ai familiari, partecipare del loro dolore, essere presenti in rappresentanza del paese subito, immediatamente, suoi luoghi della strage, magari anche con un po’ di ipocrisia. Per come il Governo ha trattato tutta la vicenda, mi viene il sospetto che il problema sia il fatto che i morti non sono italiani, non sono europei bianchi caucasici.. ma allora il problema è che si ritiene che ci sia una gerarchia tra razze? Gli umani a cui si da pietà, comprensione e empatia, e po ci sono le persone di Serie B.
Questa è stata la mia sensazione, ma spero in fondo di sbagliarmi: la mia speranza è che siano stati errori in ripetizione e una successione di eventi sfortunati: questa è la mia speranza…
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