Pochi giorni ormai ci separano dall’elezioni politiche e mai come questa volta i dubbi, almeno in colui che scrive, sono stati così alti. Una campagna elettorale priva o poco più di contenuti, sono spariti temi come pace, salario, precarietà, insomma temi cari alla sinistra. Tra l’altro le prime elezioni(se non erro) che vedranno sul tutto il territorio nazionale l’assenza di una falce e martello.
La destra dal canto suo unita solo dalla voglia di governare vede un Salvini arrancare in maniera maldestra nel cercare di strappare qualche voto alla Meloni e quest’ultima corre ai ripari cercando di accreditarsi a livello internazionale come affidabile, ultra atlantista e convinta sostenitrice dell’Europa.
In questo quadro poco entusiasmante dove non si prefigurano visioni del mondo e della politica nettamente opposte se non sul piano sociale e dei diritti, appaiono infatti veramente poco significative le distanze in tema economico e di politica internazionale.
L’offerta politica pare non riesca a portare al voto, almeno per il momento, i delusi e gli scontenti, anche se dagli ultimi sondaggi pare possa recuperare proprio da sinistra lo spaurito Conte, che nel suo curriculum porta una macchia indelebile, ovvero aver governato con Salvini. Al momento si trova suo malgrado a ricoprire uno spazio rimasto semivuoto ovvero quello dei progressisti, è evidente che il movimento 5 stelle abbia colto il vuoto rimasto a sinistra e sinceramente non ho idea di quanto consapevolmente cerchi di coprirlo, ma questo al momento sta succedendo, con un minimo sforzo Conte sembra essere in parte attrattivo verso quell’elettorato storicamente identificabile a sinistra.
Infine vi è nel desolante mondo della sinistra la novità di Unione Popolare con il leader De Magistris, l’obiettivo del 3% non pare vicino né facile. Questo sicuramente dato dal fatto che l’alleanza è in piedi da luglio e quindi molti elettorisono ignari della sua esistenza. Un po’ perché non riesce a convincere fino in fondo forse perché poco s’intravede il tema dell’innovazione caro alla vecchia Rifondazione Comunista e molto pare invece trainata dal velleitarismo di Potere al Popolo e dalla stravaganza di De Magistris.
Certo è che tutto quello che è a sinistra merita di essere presente in parlamento, pare evidente come l’assenza dal 2008 di una forza comunista e di sinistra autonoma rispetto al quadro riformista abbia visto progressivamente un peggioramento delle condizioni di vita delle persone e dei lavoratori. Oltre un decennio di sconfitte (che vengono da prima intendiamoci) del movimento operaio e delle classi sociali più fragili di questo paese che non vedono rappresentanza politica. L’elenco sarebbe lungo delle cosiddette riforme che hanno condotto ad una modifica antropologica della politica dove l’essere povero appare una colpa ed un problema. Insomma una lotta di classe rovesciata.
L’assenza stessa dalle competizioni elettorali, come dicevamo precedentemente, di un simbolo come la falce e martello se pur per alcuni può apparire un bene, rappresentava comunque una sorta di argine e di speranza. Intendiamoci spesso la rappresentazione della falce e martello è apparsa più una macchietta quasi un feticcio, più che una visione di un mondo, di una società. Molti i partiti comunisti presenti su Facebook e non nel paese, impegnati a spararla più alta possibile, pochi quelli che ponessero obiettivi chiari, raggiungibili progressivamente con poche parole d’ordine. Ma comunque è innegabile che la destrutturazione comunista prima e della sinistra progressista poi ha prodotto il peggio della politica e impoverito sempre di più le masse popolari. Buon voto allora perché comunque a votare bisogna andare!!
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